Win – Win

Win – Win è un’espressione inglese (traducibile come vincente-vincente, oppure io vinco-tu vinci) che indica la presenza di soli vincitori in una data situazione.

A parer nostro, si tratta dell’unica strategia utile al raggiungimento di risultati eccezionali nei contesti più disparati e di interesse per l’essere umano.

Le organizzazioni, siano esse costituite da pochi oppure da migliaia di persone e quindi più complesse, dovrebbero tenerne conto ed abbandonare la vecchia logica della competizione interna e beneficiare dei vantaggi del “tutti vincono”.

Perché lavorare insieme e condividere?

Guardiamo insieme il trailer del film “The imitation game”. Se non lo avete visto, vi suggeriamo di farlo, è davvero molto bello. L’ambientazione è la seconda guerra mondiale e tratta di “Enigma”, la macchina inventata dai tedeschi per criptare i messaggi , e di come Alan Turing riuscì con il suo team nella missione di decifrare quei messaggi cambiando probabilmente la storia.

E’ vero, i film che raccontano le storie vere sono sempre romanzati, ma da questo viene fuori un messaggio importante. Nel guardare il trailer, ponete l’attenzione sul fatto che Turing stava fallendo nella sua missione perchè non era in grado di lavorare in team, non era cioè dotato delle soft skills utili a lavorare in gruppo per risolvere un problema complesso.

Il successo arriva quando il team prende forma, Turing è difeso dal gruppo che gli concede fiducia e riconosce la sua leadership nel risolvere il problema.

Perché lavorare insieme e condividere? perchè solo cosi si possono risolvere problemi complessi e raggiungere risultati eccezionali.

Questa tutto sommato è la parte semplice del discorso. Non è difficile intuire che la complessità che ciascuno di noi può gestire non sia sufficiente a risolvere problemi molto complessi ed a raggiungere risultati notevoli.

Il problema vero è come creare il team e come governarne le dinamiche.

Il team secondo noi nasce intorno agli obiettivi. Nel nostro contesto, ma crediamo anche in certi contesti professionali, la retribuzione economica non è il giusto motore. La spinta che questa è in grado di conferire, se non si tratta di rispondere a necessità primarie di sopravvivenza, si esaurisce presto ed il team resta privo delle energie comuni che costituiscono il primo motore. Talvolta viene applicata una logica di competizione interna, ossia pongo lo stesso problema a più persone oppure a più gruppi di lavoro e li metto in competizione tra loro promettendo una ricompensa a chi lavorerà meglio. Non è quello che facciamo in Perlatecnica. La competizione tra singoli, lascia aperto il primo problema, ossia che è il gruppo che raggiunge risultati eccezionali, la competizione tra gruppi lascia aperto il secondo problema, ossia come si crea il gruppo e come si governano le dinamiche. Serve quindi secondo noi qualcosa di diverso.

Dicevamo che il gruppo nasce intorno agli obiettivi. La prima cosa da fare è quindi definire obiettivi che siano chiari, condivisi e condivisibili.

Anche gli obiettivi si presentano a vari livelli. La “vision” e la “mission” sono per noi obiettivi comuni, chiari e condivisi, derivano dal nostro statuto e la condivisibilità è il primo requisito per essere associati. I progetti che realizziamo per raggiungere gli obiettivi statuari definiscono chiaramente gli obiettivi nel quale il gruppo si riconosce e dove ciascuno sente di poter dare il proprio contributo.

Se non si condividono gli obiettivi di progetto, allora forse questi vanno rivisti, oppure semplicemente non partecipo al progetto. Quindi gli obiettivi possono essere chiari e condivisi, ma non condivisibili da tutti. Un team che ruota intorno ad obiettivi chiari e condivisi, ma non condivisibili, ossia non accettati da tutti, potrebbe non raggiungere i risultati sperati. In certe organizzazioni mature, esiste un livello di consapevolezza di “non concordo ma mi impegno”, ossia non condivido gli obiettivi del progetto, ma mi riconosco nella mission e nella vision e quindi mi impegno comunque in questo progetto.

Definito il gruppo resta da capire come lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi chiari, condivisi e condivisibili.

Guardiamo insieme una scena tratta dal film “A Beautiful Mind”. Anche questo è un film che vi consigliamo di vedere al più presto. Tratta della vita di John Nash

A parte il messaggio che la vita ci offre infinite occasioni di importanti intuizioni, quello che ci preme evidenziare è che “Il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per se …. e per il gruppo”.

In Perlatecnica siamo consapevoli che il gruppo è quello che può portare ciascuno di noi a vincere la propria sfida, ed interpretiamo questa teoria chiarendo e definendo ciascuno il proprio “win”, cosicché tutti siano consapevoli delle aspettative del singolo nel perseguire gli obiettivi del gruppo.

La scuola e la società non ci educano a questo atteggiamento nei confronti degli altri e della vita, ma noi si, noi ci crediamo e lo facciamo con noi stessi e con chiunque si avvicini a Perlatecnica.